sabato 17 marzo 2012

Momentaneamente rimpatriato

"riposando nel vicolo" Hong Kong, 2011 © MiLo Sciaky



Ho salutato Hong Kong in una giornata uggiosa qualche giorno fa facendo ritorno nella mia città natale. Milano. Che per l'occasione sfoggiava un bel sole caldo e un pacco di corrispondenza accumlatasi sulla scrivania dell'ufficio di mio papà che non vedeva l'ora di mostrarmi i bollettini di pagamento scaduti, le bollette addebitate su un conto corrente che di tale ha solo la denominazione, multe, solelciti e altre scartoffie poco simpatiche. Prendete nota: scappare è impossibile. Nessuno può dire di potersene andare veramente.
Viaggi in aereo così lunghi sono sempre un pò delle avventure a sè stanti quindi io, per evitare di atterrare a casa, stremato e senza nulla di che da dire, mi sono impegnato a perdere un sacchetto contenente una preziosa opera d'arte locale al banco del check di AirFrance sovvenendomene soltanto all'arrivo al Gate. In virtù dell'amicizia e del rispetto che legano il popolo italiano a quello francese, il personale della compagnia aerea ha fatto in modo che il bagaglio non mi venisse riconsegnato nè che potessi andarlo a recuperare come mi ero proposto di fare. L'avrebbero consegnato all'ufficio Lost & Found. Ovviamente dicendo che non avrebbero neanche potuto spedirmelo "Ragioni di sicurezza", certamente, un quadro dirottatore fa paura, "Tornerà ad Hong Kong?" naturale, una manciata di minuti da Corso XX Marzo, che sarà mai! Almeno ho ammortizzato il costo del biglietto sciroppandomi 5 film consecutivi. Niente male.
Ho deciso di passare un periodo della mia vita a Hong Kong per darmi più possibilità lavorative di quelle che avrei potuto trovare in Italia in questo particolare momento storico. Guadagno totale di questa prima parte dell'esperimento: zero euri. Ovviamente chi fa il mio mestiere è superiore a queste banalità legate al denaro e ai suoi affini. Ma porca...
In comepnso sono partito a dicembre per l'estremo oriente da fotografo e sono ritornato scrittore/intellettuale/opinionista, senza possedere neanche titoli di studio validi a garanzia di qualità e anzi essendo stato mortificato per 2 anni di liceo con il debito formativo in Italiano. Ad ogni modo, il blog che avete la fortuna di leggere, è diventato una Hit dell'estate come Bombastik, quindi non temete: vi lascerò in pace per un paio di mesi fino a quando tornerò a corrispodere cose super interessanti dal Porto Profumato passando per Shanghai!
ZOIGIN!

4 commenti:

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    1. Si. Poi ho scoperto che gli italiani anche se non parlano o gesticolano si riconoscono a vista molto facilmente..

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  2. Azz e' tornato in italia, un gentile in piu' nel pallottoliere...

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    1. grazie al quale ora possiedi un'eccellente esempio di souvenir estremorientale!

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