mercoledì 15 febbraio 2012

La strepitosa Shenzhen


"Guardando Shenzhen pensando di fotografare la nebbia" File originale. 

"Scoprendo che quello che mi impediva di vedere Shenzhen non era nebbia" Hong Kong, 2012



L'area di Hong Kong in cui ho fortunatamente trovato alloggio non ha una buona reputazione. Anzi ce ne ha una pessima. A mio giudizio assolutamente immeritata. 
Per rendere i residenti dei mastodontici e fotocopiati-in-serie blocchi abitativi piu' sicuri, ai vari ingressi 24/24 e 7/7, dei portinai/vigilantes hanno il compito di aprire loro la porta, in entrata e in uscita. Se si pensa che la media dei piani di questi palazzoni e' di 25 e che ogni piano ha circa 10 appartamenti con un paio di inquilini cad. i quali varcheranno l'uscio dalle 2 alle 64 volte (nel mio caso), diciamo che svolgere questa mansione  non e' proprio il massimo dello spasso. Il mio benefattore e coinquilino Kok sostiene che per lui sarebbe un sogno poter avere un lavoro simile. Io lo trovo invece un incubo atroce ed, e' per questo che ogni volta che entro o esco elargisco ampi sorrisi smaglianti scandendo in cantonese il mio saluto "Neihou!"; il tutto agitando la mano per assicurarmi che capiscano bene quanto sono vicino alla loro sofferenza.
Al mio risveglio, con sommo stupore, ho notato 4 raggi di sole fendere la sottile coltre di boh che copre Hong Kong costantemente, quindi, investito da un treno di energie solari inaspettate, ho pianificato in fretta e furia il mio lavoro odierno a grandi linee cosi: "prendo la bici e pedalo verso est, dovrebbe esserci una collina, ci arrivo, vedo se riesco a scattare una panoramica del quartiere e poi vado a mangiarmi 1 kg di sushi". 
Cosi, in ghingheri nel mio consueto abito da ufficio: pantaloni della tuta, nike, camicia a quadri verdi e neri (con le maniche corte) e felpa a zip, mi avvio verso un'altra dura giornata di scartoffie. Attraverso la reception e il suo guardiano di turno recitando alla perfezione il mio copione e colpo di scena! lui si alza, solleva le mani e mima il gesto di scattare una fotografia, sorridendo e scuotendo la testa. Io, sorpreso dal cambiamento della routine quotidiana, sorrido di rimando, smarrito, ed esco. Dopo pochi metri realizzo quello che voleva dirmi l'omino: "hai scordato la macchina fotografica pirla!".
Arrivare in cima alla collina menzionata non e' stato proprio agevole. Non foss'altro per il fatto che ho dovuto affrontarla spingendo una bici attraverso il sentiero inesistente, ma una volta in cima lo spettacolo e' stato a dir poco affascinante: ho visto la Cina! Ho visto Shenzhen! 
Ora, lo stupore va spiegato riferito al verbo e non all'oggetto dell'esclamazione. Ovvero "vedere". Gia', perche' avere la possibilita' di vedere chiaramente piu' in la' di un paio di centinaia di metri e' spesso e volentieri parecchio difficile. Fatto sta che, complice una giornata che qui potremmo definire "serena", ma solo qui, dal mio punto di vista privilegiato era possibile ammirare un cielo azzurro fare capolino tra le nuvole e l'impressionante densita' di palazzi e fabbriche di questa fabbrica infinita che e' Shenzhen. Un villaggio di pescatori fino a 15 anni fa, che ora e' forse la citta' al mondo in cui si produce di piu', a costi piu' bassi (anche se le stesse aziende cinesi stanno cominciando a esportare la loro produzione verso Bangladesh ecc..) e dove, se si e' capaci, si possono trovare buone opportunita' di busieness. Pare che quando si cerchi di comprare qualcosa a Shenzhen, la domanda sia "quanti pezzi vuoi?".
Qui ha sede,. tra le tante, la Foxconn, nei cui stabilimenti si effettua una fase della lavorazione del celebre marchio di Cupertino, quello con la mela. La stessa mastodontica fabbrica travolta dalle polemiche sollevate dall'inchiesta del New York Times sulla serie di suicidi e sulle condizioni di lavoro degli operai al suo interno affinche' il sogno I-Pad potesse realizzarsi. 
In cima alla mia collinetta, mentre un tizio si divertiva a far volare, allegro, un modellino di aereo radiocomandato davanti ai palazzi di Tin Shui Wai, io scattavo quella foto li sopra, cosi, per svago, per non essere giunto fin lassu', sudato marcio, solo per una stupida panoramica. Una volta guardata sul monitor del computer, poco prima di cimentarmi in questa apparentemente inutile digressione, stavo per cestinarla, vista la sua scarsa artisticita' e remota possibilita' di utilizzo, quando un'intuizione ha bussato alle porte arrugginite del mio cervello spingendomi a darle un'ultima chanches con il "contrasto automatico" di Photoshop.
Il risultato? L'apparizione di quella coltre di indefinibile origine, anche se purtroppo intuibile, che sovrasta la favolosa e produttiva citta' di Shenzhen. Non ti ringraziero' mai abbastanza per aver rubato il sole di Hong Kong!

2 commenti:

  1. padre maronno che inquinamento a Shenzen! Menomale che io sto in un altro posto! Vorrei fare una precisazione sulla Foxconn visto che viene citata. Questa povera azienda il cui proprietario, mio carissimo collega e amico, che da' il lavoro a un milione e mezzo di cinesi Shenzeniani e altri, viene erroneamente/giustamente citata come l'azienda che "fa suicidare" gli operai per produrre i prodotti della mela di Cupertino. (nota: non sono assolutamente un malato dei prodotti Apple). Ma forse non tutti sanno che la Foxconn produce negli stessi infami stabilimenti prodotti per:

    Acer Inc. (Taiwan)
    Amazon.com (United States)
    Apple Inc. (United States)
    Cisco (United States)
    Dell (United States)
    Gateway (United States)
    Hewlett-Packard (United States)
    Intel (United States)
    Microsoft (United States)
    Motorola Mobility (United States)
    Nintendo (Japan)
    Nokia (Finland)
    Samsung (South Korea)
    Sony (Japan)[43]
    Toshiba (Japan)
    Vizio (United States)

    quindi per parcondicio, quando additiamo giustamente la Foxconn come assassina sui nostri blog o social network a causa della Apple, premuriamoci di citare anche tutti o parte dei produttori sopra elencati!


    (eheheh, il vecchio conio!)

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    1. Quale onore Mr. Briatore di Shanghai averla scrivente su questo blog!

      Giustissima precisazione. Infatti per lo stesso dovere di completezza cui fa riferimento, ho citato la fonte dell'inchiesta del New York Times il quale, appunto, indica la Foxconn come produttrce non solo dei prodotti Apple e non solo a Shenzhen.

      Ovviamente accennando alla circostanza riferita a Shenzhen e non essendo stata mia intenzione sviluppare il caso specifico della fabbrica in questione, ho ritenuto comunque doveroso indicare la trattazione specifica dell'autorevole testata statunitense.

      Prezioso inciso e apprezzato quindi!

      Buon vecchio conio a Lei!

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