"Gioacchino Genchi e i dossier su 350.000 persone intercettate", Ph. Milo Sciaky, 2008
Watchdog jounalism: E' il giornalismo investigativo di tipo anglosassone, chiamato così perchè la sua funzione principale è essere il "cane da guardia" del potere sorvegliando la condotta dei politici e informando i cittadini.
Il governo ha fatto retromarcia sul DDL intercettazioni.
I Media si sono mobilitati contro la "legge bavaglio"
Il testo è ora allo studio del Senato. Cosa studiano? Delle modifiche.
L'opposizione è scettica e ne chiede il ritiro. Ha tutta l'aria di una presa di posizione.
Silvio Berlusconi ora si chiede se a questo punto non sia meglio sepellire la legge. Così dice: "è inutile".
"rigore!" "macchè! non era mica fallo!" "si che lo era, se no non si gioca più. La palla è mia e altrimenti me ne vado!"
Nel frattempo si cerca di trovare un compromesso tra tre principi costituzionali: privacy, diritto di cronaca e alle indagini. Tuttapposto, ci sta pensando il Guardasigilli Alfano.
Nell'attesa vorrei fare un pò di ordine e considerando la complessità del tema, nel farlo prometto di essere il più possibile schematico .
Con la legge proposta dal governo:
- I giornalisti non potranno più pubblicare notizie su atti di inchiesta fino al termine dell'udienza preliminare.
- Le Tv (e anche i fotografi) non potranno riprendere un magistrato all'interno di un palazzo di giustizia.
- Se durante un processo una delle due parti rifiuta il consenso non si potrà riprendere il dibattimento.
- Non si potranno più pubblicare in versione integrale e tantomeno per riassunto le trascrizioni delle telefonate.
- Non si potranno più mettere le "cimici" senza la certezza che in quel luogo si stia commettendo un reato.
- Il PM non potrà più rilasciare dichiarazioni.
- Non si potrà più mettere sotto controllo l'utenza di uno 007 senza consenso di Plazza Chigi.
- Non si potranno più intercettare per più di 75 giorni indagati per reati "satellite" della mafia come l'estorsione.
E infine la Norma D'Addario con la quale non si potrà più registrare una conversazione con un interlocutore senza rischiare fino a 4 anni di carcere.
"ma allora è calcio di rigore o no? "
Il presidente della Camera Fini dice di essere fermamente convinto di voler difendere il diritto di cronaca e quindi vede la necessità di modificare la legge sulle intercettazioni.
Renato Schifani, il presidente dell'altra camera, Il Senato, dice: "non voglio vedere uscire da questo palazzo una legge bavaglio".
Si tratta di preservare il carattere democratico del nostro paese. I cittadini DEVONO sapere quello che succede intorno a loro e i giornalisti DEVONO poterglielo dire.
La privacy? è una parola di cui spesso molte persone si riempiono la bocca senza sapere quello che dicono "non puoi fare la foto, per la privacy" ah beh. Probabilmente perchè un tizio in tv una volta, magari a proposito del caso Corona, ha parlato di fotografie e poi parlava privacy. A proposito, come si scrive "privacy"? Forse il problema è che 8 italiani su 10 si informano solo attraverso la tele, e magari sul tg4. Ma quella sulla privacy è un'obiezione legittima oltre a essere un diritto costituzionale garantito. Come viene tutelata la privacy di un cittadino che si trova indirettamente intercettato nell'ambito di controlli su un utenza? Perchè magari Tizio chiama al telefono Caio, il quale è intercettato, e Tizio è un personaggio famoso della tele, dello sport, della politica, e magari racconta di quella volta che... o di quell'altra che... e nessuno di questi racconti c'entra un cazzo con il motivo dell'indagine su Caio, ma il giornalista legge che Tizio ha fatto delle cose con quella li quel reality show e allora è troppo golosa per non darla sta notizia, e poi la notizia esce, e le notizie sono fatte per essere diffuse, e poi però la notizia, quella notizia, diventa una bomba mediatica, che non sempre ha lo stesso significato di "scoop giornalistico". E con certe bombe i giornali, certi giornali, ci vanno a nozze. E scoppia il "caso taldeitali" ed è un gran casino perchè tira in mezzo Questo, Quello, e l'altro che in realtà poi si scopre essere estranei al tutto, e allora nessun problema, si smentisce la notizia, ma una notizia smentita resta una notizia, e per che cosa cazzo era stato intercettato Caio?
Per chi non lo sapesse esiste comunque un codice etico dei giornalisti.
Questo è quello che succede nel nostro paese. Con un minimo di riflessione tutti possono arrivare a comprendere le conseguenze derivanti da un tipo di legge simile, quindi permettetemi di portare alla vostra attenzione il contenuto di R2 di Repubblica di oggi che elogia gli Stati Uniti in quanto baluardo della Democrazia attraverso la difesa della libertà di informazione con la quale la stampa ha sempre esercitato una sorveglianza costante senza tabù di alcun tipo e senza le quali il popolo a stelle e strisce non sarebbe mai venuto a conoscenza di fatti di poco conto tra i quali:
-L'inchiesta di Chicago sulle tangenti. Negli anni '70 il Chicago Sunday Times fotografa poltici municipali mentre intascano tangenti.
- Le menzogne del Vietnam. Grazie a una soffiata dell'agente CIA Daniel Ellsberg, il New York Times realizza un grande scoop pubblicando le "Pentagon Papers", le carte riservate della Difesa che provavano le menzogne sulla guerra in Vietnam.
- Lo scandalo Watergate. Carl Bernstein e Bob Woodward, cronisti del Washington Post, scoprono grazie alle intercettazioni il coinvolgimento del presidente in un piano di spionaggio degli avversari politici.
- Il caso Clinton. Le telefonate fatte da Monica all'amica Linda Tripp, con il racconto della relazione col presidente statunitense, vengono registrate dall'FBI e poi diffuse dai media.
- La truffa della Enron. Nel 2001 è il Wall Street Journal a costringere la Enron, la più importante impresa energetica americana, a rendere conto di equivoche transazioni di denaro: in questo modo falsificavano i bilanci.
- Le luci rosse di Eliot Spitzer. Nel 2008 Il governatore democratico di New York Eliot Spitzer è costretto a dimettersi dopo essere stato intercettato in compagnia di una squillo. La notizia è rivelata dal New York Times.
E infine, arriviamo ai giorni nostri, con un reportage sempre del New York Times che apre un'indagine sulal pedofilia all'interno della chiesa raccontando la storia di un prete che aveva abusato di 200 bambini rimanendo impunito.
E in Italia? Non ho mai condiviso il pensiero di alcune persone quando dicono "avrei preferito non sapere". Se non serve altro avrei concluso.
Fonte: "La Repubblica"
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